martedì 20 gennaio 2015

Dalle nostre esperienze...

Cammini di Fede

RITIRO A MESORACA
27-28 settembre 2014

LA VERITA’ NELLA CARITA’


L’incontro con padre Giuseppe Maiolo si è basato sulla CARITA’ nel suo rapporto inscindibile con la VERITA’ e sul procedimento attraverso cui attuare comportamenti adeguati.
Come viene ampiamente espresso da papa Benedetto XVI nella lettera enciclica “Caritas in veritade”, la Carità, cioè l’Amore non può esistere se non nella verità e, viceversa, la verità deriva dall’amore; diversamente la carità scivolerebbe nel “sentimentalismo”
Il contesto in cui può nascere l’atteggiamento fondato sulla carità è la Chiesa, popolo di Dio, attraverso la fede: ogni gesto deve provocare comunione, con lo sguardo a Cristo presente nel fratello che rappresenta un dono e al quale offrire amicizia, da vivere nella libertà,  che si esplica nel rispetto dell’amore sincero.
Nelle relazioni come operatori nella Carità dobbiamo saper valutare gli aspetti positivi presenti sia in noi che nell’altro, fare da “ponti” e non da “giudici”.  Inoltre è importante donare ciò che è possibile, affidando anche ad altri dei compiti che svolgeremmo noi; non lasciarsi tentare dal protagonismo, respingere le insinuazioni, ricordando che in Gesù e nel suo Amore è il fondamento della nostra azione.
Gesù è una forza straordinaria che spinge al coraggio e alla generosità per il servizio e la costituzione della pace.
Ricordiamoci che saremo giudicati sulla verità nella carità, sulla misericordia, infatti la novità del Vangelo è l’amore fraterno in Dio con l’occhio di Gesù. Inoltre la verità è luce, illumina e dà senso all’amore, infatti chi è nell’errore tende a nascondersi nelle tenebre. A volte la carità ci suggerisce anche di tacere, quando la verità non può essere compresa dall’altro, ma sempre invece va difesa, proposta, espressa con le azioni e manifestata  per il bene comune.
Papa Francesco, nell’” Evangelii Gaudium”, prende in considerazione alcune sfide della realtà attuale che riguardano gli operatori pastorali della Carità, invitandoli ad evitare alcune tentazioni che sono in agguato:
Non lasciamoci rubare la fede e la gioia”, non nascondiamo la fede, l’entusiasmo spirituale e non sentiamoci inferiori alle altre persone;
Non lasciamoci rubare l’entusiasmo”, non cediamo alla pigrizia spirituale, ad un atteggiamento di insoddisfazione e di lamento;
Non lasciamoci rubare la comunione”. Non diciamo: “Siamo pochi, siamo soli …”e non andiamo a sentire “questo e quello …”, né facciamoci condizionare dalla mondanità spirituale che tenta nel desiderio di primeggiare, perché il Vangelo è umile e semplice. Non essere ossessionati dalle apparenze.
“Non lasciamoci rubare l’Amore fraterno”, ma diciamo “no” alla guerra fra noi.

“Non lasciamoci rubare la forza missionaria e l’audacia”: ricordiamo che il sacerdote rappresenta Cristo-sposo che si dona. La potestà sacerdotale è servizio.