“ Non e’ bello essere bambini,
ma e’ bello in vecchiaia pensare
al tempo in cui eravamo bambini”
(CESARE PAVESE)
“L’EMOZIONE NON HA VOCE" e’ il titolo di una
canzone di Adriano Celentano che racchiude un insieme di sentimenti di grande
importanza, quelli che io provo, ogni martedì, durante i nostri incontri con
gli anziani.
Non c’e’ voce che possa esprimere quanto di bello il loro sguardo
mi trasmette…gioia immensa, gioia
vera e una felicità incontenibile.
I
loro racconti, i loro ricordi e le vicissitudini, esposti con cura e nei minimi particolari,
rappresentano quell'esempio su cui porre le basi per affrontare il nostro
futuro.
Essi ci sostengono con forza e coraggio nelle varie fasi di crescita
della nostra vita.
Nei loro racconti di vita le loro esperienze vengono
condivise da tutti noi volontari, che diveniamo depositari dei valori della
loro esistenza, con tutto il rispetto e
l'affetto che essi meritano.
Gli anziani sono persone assolutamente preziose nella
nostra società, da coinvolgere, amare, curare e da considerare per quel loro
vissuto che è fonte inesauribile di saggezza. E se a volte succede
di trovarli ripetitivi, incontentabili, non ci si fa caso: senza di loro non
avremmo quel punto di riferimento che lega il passato al nostro presente,
proiettandoci verso un futuro più consapevole e ricco di esperienza. Da chi
abbiamo imparato a dare valore alle piccole cose che possono farci felici se
non da loro?!
Possiamo dire grazie a loro per quello che siamo noi oggi, nel bene e nel male. La loro esperienza e
maturità ci aiutano a guardare con più consapevolezza ai vari problemi che incontriamo durante il cammino della nostra
esistenza.
E non dimentichiamo la figura dei nonni, testimoni
inesauribili di vita nel trasmettere alle nuove generazioni quei valori tipici
della terza età: sicurezza, consigli, fede…
La presenza di Dio nella loro vita è stata molto
importante, li ha sostenuti in situazioni difficili e dolorose, ha segnato il
loro cammino fatto di accettazione e di speranza, un vero patrimonio che rappresenta il dono più bello per i figli e successivamente per i nipoti.
Ricordo con grande affetto i consigli della
mia adorata nonna Concetta, vissuta con noi per più di trent’anni, che mi
raccomandava sempre:
“ occhi vasci e
menti a Dio”, ( ossia serietà e
fede).
Leggendo la sacra scrittura
possiamo affermare che la saggezza degli anziani e’ una virtu’ esemplare:
“ Nella vecchiaia daranno
ancora frutti, saranno vegeti e rigogliosi per annunziare quanto e’ retto il
Signore: mia roccia, in lui non c’è ingiustizia “ ( Sal 92,13-16) .
Ognuno di noi dovrebbe sforzarsi di essere educatore adulto, attento ai bisogni dei propri figli, punto di
riferimento nella soluzione dei problemi, nel rispetto della persona,
apprezzando le cose buone e belle che ognuno reca in sé.
Essere autentici testimoni del vangelo di Cristo,
donando speranza ed amore a chi è solo, a chi soffre ed è emarginato e senza
fede brancola nel buio.
ENZA ARCURI, responsabile gruppo anziani.
“In Africa ogni volta che un anziano muore
è come se bruciasse
una biblioteca”.
(E' frase famosa, pronunciata dallo scrittore Amadou Hampate
Ba davanti all’assemblea dell’Unesco nel 1962.)
Sono grata ad Enza Arcuri, responsabile del gruppo "Anziani" della Caritas per avermi data la possibilità di inserirmi nel gruppo stesso e di conoscere queste persone meravigliose. Condividere con loro il martedì pomeriggio di ogni settimana mi fa sentire cellula importante di un organismo fatto di serenità ed armonia. Grazie Enza!
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