domenica 12 giugno 2011

Teatro Insieme

“Teatro Insieme”, ovvero un progetto, che partendo dalla finalità esclusiva di integrare diversabili e normodati, travalica i suoi confini e diventa, nelle intenzioni, Teatro sociale a tutti gli effetti, uscendo anche dai luoghi istituzionali.
E' la considerazione che scaturisce e trova conferma nel constatare come l’impegno, portato avanti dalla Caritas San Giuseppe Moscati – Parrocchia San Giuseppe – Taurianova- , nell'ambito della Rappresentazione Teatrale , possa essere una riflessione ed uno stimolo per il contesto sociale in cui opera, interagendo con i cittadini taurianovesi che dimostrano di comprenderne appieno l'importanza socializzante che anima un lavoro d'equipe che si avvale, per la prima volta, dell'apporto di elementi nuovi, come i ragazzi dell'Azione Cattolica e delle volontarie che a vario titolo hanno collaborato al progetto.
Un primo obiettivo è stato raggiunto, allorché al gradimento benevolo tributato al Musical “La Bella e La Bestia”, è venuto ad aggiungersi il commento di alcuni autorevoli spettatori sulla sinergia che si è venuta a creare in tutto il cast degli attori, perfettamente amalgamati tra di loro, tanto da rendere difficile individuare quelle peculiarità che avrebbero dovuto segnare una diversità, che si è resa praticamente nulla. Tutti assieme, tutti felici di uscire per un momento ludico dalla routine che segna le giornate di molti di loro, che pure desiderano essere protagonisti ed interpreti di una accessibilità, a dispetto di un certo svantaggio di partenza che viene accettato, compreso e spesso superato.
Ed è allora che il Teatro diventa insostituibile mezzo di espressione, di arricchimento culturale, di confronto e relazione con l'altro, veicolo di quel messaggio d'amore che solo la comprensione riesce a concretizzare.
Certo non è stato facile raggiungere quel livello ritenuto accettabile, che consentisse di affrontare il giudizio del pubblico con una certa serenità: disguidi, prove mancate, ritardi, difficoltà d'ogni genere, dal momento che tutto è scaturito dalla buona volontà delle Volontarie che si sono prodigate per le scenografie, le musiche, la messa in scena con costumi elaborati e particolarmente adattabili ad ogni personaggio del Musical.
Occorre poi tener conto della specialità dei ragazzi, ma forse questo è l'ultimo dei problemi. Sempre e comunque hanno dimostrato quel desiderio di volersi mettere in gioco, assecondando tutte le richieste inerenti il progetto, nel rispetto della puntualità e della partecipazione attiva.
Cosa che avviene abitualmente anche in ambiti teatrali di un certo livello. Qui di seguito viene proposta una intervista al famoso regista teatrale Mimmo Trantino.
Alla domanda quale fosse il suo rapporto con le varie patologie dei ragazzi con i quali lavora,risponde:
“...pur dipendendo dal contesto...anche quando le patologie sono manifeste, come nel caso di ragazzi diversamente abili, nei quali si hanno disabilità fisiche e cognitive, il mio modo di lavorare e di comportarmi non cambia. Sono lì per fare teatro e per divertirmi. Se devo chiedere una performance la chiedo, se devo arrabbiarmi mi arrabbio ecc.
Accade che, così lavorando, i ragazzi stanno sul palco per 45 minuti, si imparano un copione a memoria e stanno in scena così normali che alla fine uno si dimentica le loro disabilità ed esce dal teatro sconcertato.
Eppure anche in questi casi non sono lì per fare terapia o per curare una patologia, sono lì per fare teatro. Certo, quando sono in contesti particolarmente protetti, mi preoccupo più di loro che del pubblico che verrà a vedere lo spettacolo. Sto attento a che le mie richieste siano realizzabili e adeguate alle loro potenzialità, ma conto sulle loro potenzialità e risorse. Ad esempio, durante uno spettacolo un ragazzo diversamente abile ha messo in scena il Teorema di Godel....una richiesta altissima...e ce l’ha fatta brillantemente. Questo ragazzo appena l’ho conosciuto ci impiegava un buon minuto per riuscire a presentarsi.”
Per concludere possiamo dichiararci soddisfatti di come il progetto “Teatro Insieme” trova la sua attuazione, si arricchisce di nuove esperienze, prosegue il suo cammino con l'aiuto di chi dall'alto comprende e accetta la buona volontà che anima un gruppo solidale e affiatato, nonostante i piccoli ed inevitabili contrasti che ogni percorso formativo comporta.

“La Bella e la Bestia”, un avvenimento che, svoltosi nella Chiesa del SS. Rosario di Taurianova, ha messo in luce la possibilità che questa bella Chiesa possa tornare al suo antico splendore ed essere il Centro di altre manifestazioni culturali di grande interesse per la collettività.
Thea Mazzanti

giovedì 2 giugno 2011

locandina_2

martedì 17 maggio 2011

"Teatro Insieme"

Anche quest'anno si riparte con il teatro che vedrà coinvolti i volontari, i giovani che frequentano il mercoledi la nostra sede ed alcuni tra  i giovanissimi dell'A.C. della nostra parrocchia.
L'esperienza delle prove è divertente, coinvolgente e intensa anche se, non nascondiamolo... faticosa!!!
Nel nostro sud non si decide di preparare una rappresentazione scenica e via, il resto è bello e pronto, basta trovarsi in gruppo e avviarsi. Dietro tale proposito che, nel nostro caso,  ha come fine ultimo l'inclusione e le concrete relazioni che intercorrono tra le varie componenti in gioco, rimane un immane lavoro che consiste nell'acquistare i materiali, preparare le scene, chiedere locali idonei per le prove, trovare un luogo dove portare in scena il lavoro,  trovare sponsor sensibili e disponibili (cosa non sempre facile), preparare gli inviti e le locandine, acquistare i tessuti e cucire i vestiti,  contattare il server audio, ecc., ecc. e, mettere insieme tante teste diverse!!!
Il tutto senza Patrocini o aiuti di qualsiasi natura provenienti dagli enti pubblici.
Comunque sia riprendiamo nuovamente il viaggio di "Teatro Insieme", entusiasti e felici di trovarci ancora Insieme!!!

"Teatro Insieme"

Aprile 2011 ... si riparte
Teatro Insieme”, quest’anno alla sua settima edizione, vede impegnati giovani diversamente abili del nostro territorio ( alcuni provenienti anche da paesi limitrofi), studenti e volontari. Il progetto risulta più che un incontro di persone, un incontro di anime che vicendevolmente si arricchiscono, sperimentando  direttamente i benefici di questa attività e l’importanza del teatro,  al fine di favorire l’integrazione e,  quale mezzo efficace,  per potersi esprimere liberamente come persona, in grado di potenziare le proprie abilità e superare i limiti insieme agli altri,  anche su un palco; l’esperienza è risultata riuscitissima negli anni sin dalle prove , considerando l’armonia, l’integrazione  tra i gruppi , la socialità e le relazioni intercorse durante gli incontri. Le prove, splendide per la relazione di gruppo unificato,  nell’intento della buona riuscita e nell’impegno, hanno  confermato che è possibile l’integrazione, che è possibile emarginare il disagio, che è possibile credere in tutto ciò e lottare, per l’eliminazione dei limiti e delle barriere che spesso ci portiamo dietro nella nostra mente. “
Teatro Insieme è divenuto cosi,  un importante momento di protagonismo e di autentica manifestazione del proprio mondo interiore che arriva al pubblico e lo coinvolge in una partecipazione piena e sinergica, preludio e metafora di una società che sente il bisogno di aprirsi ai valori  dell’accoglienza, dell’integrazione, della solidarietà.  A nostro parere la scuola deve essere portavoce di eventi simili, al fine di promuovere ed attuare costantemente un’azione educativa volta alla crescita umana delle persone e della società, deve divenire un adeguato ambiente modificante per i propri allievi.
“Insieme” abbiamo provato le nostre piccole parti, “insieme” abbiamo riso e ballato, “insieme” abbiamo  sperimentato emozioni indescrivibili  che ci lasciano un sapore di umanità, felice e grata per il dono della vita anche se, a volte,  condizionata dai limiti. Il tutto ci ha arricchiti enormemente facendoci comprendere quanto sia importante mettere sempre in risalto “abilità ,  sensibilità, potenzialità”
Questo progetto, dedicato a chi si pone l’obiettivo di stimolare lo sviluppo della creatività e dell’immaginazione, attraverso tutte quelle forme espressive possibili con la drammatizzazione,  si avvale del sostegno di un folto gruppo di volontari che da anni collaborano alla buona riuscita dello stesso. Tale esperienza muove dal desiderio di migliorare la socializzazione, la comunicazione e l’integrazione di persone con difficoltà, favorendo un’esperienza di gruppo dove sia presente un clima di fiducia reciproca, di sostegno e di stimolo. A nostro parere è fondamentale stimolare la capacità di esprimersi e di comunicare a livello gestuale e verbale , facendo si che il processo divenga una piacevole esperienza  che non crea sofferenza o fatica ma comunicatività, relazione,  attraverso il linguaggio verbale e attraverso la gestualità del proprio corpo. Grazie all’attività teatrale i ragazzi possono realizzare il sogno di entrare in altri mondi, attivando la capacità di assumere ruoli a loro adeguati. Attraverso la drammatizzazione si promuove l’apprendimento, si potenziano le abilità, l’ordine mentale, la capacità di rapportarsi con gli altri, valorizzando l’unicità e la particolarità della persona, favorendone la spontaneità e l’integrazione. Infine, rappresentare il lavoro in scena comporta esternare al pubblico se stessi, superando timidezze e reticenze, facendo si che si potenzino le funzioni espressive, emotive e relazionali. Detta esperienza è risultata positiva anche per gli studenti normodotati.  Incontrare la diversità ha  significato allargare l’orizzonte in una prospettiva sociale che comprende  altre culture, altri sguardi, altri linguaggi. Ognuno porta in sé una storia unica che in alcuni casi è segnata da esperienze forti . Anche per loro  momento fondamentale è stato lo “spettacolo” di fronte ad un pubblico. Lo scambio di uguali emozioni, entusiasmi, difficoltà accomuna e il palcoscenico diviene luogo vitale di relazioni, di collaborazione, di contatto.
I risultati ottenuti grazie a tale attività che si ripete da più anni è senza dubbio la socializzazione , l’interazione, la collaborazione già sin dalle prove avvenute per mesi, in un clima, come già detto,  di reciproca intesa tra i gruppi:, il tutto coronato dal divertimento di vivere insieme un’esperienza forte e coinvolgente.


Precedenti esperienze:

"Gente in Viaggio" -  Rappresentazione teatrale a cura di Teresa Mazzanti - 2009 
"Diversamente musica"  -  in collaborazione con "Magica Musica" - 2009 -
                                                             http://www.magicamusica.it/
"Piazza Italia" - Rappresentazione teatrale a cura di Teresa Mazzanti -  2008
"Tra scienza e fede"  Rappresentazione teatrale a cura di Teresa Mazzanti - 2007
" Il pozzo della samaritana" - 2002
" Aspettando il Natale" - 2000

Si ricorda ai lettori che  Teatro Insieme con "Gente in viaggio" ha partecipato nella sessione "Buone prassi per l'integrazione"   al 7° Convegno Internazionale per l'integrazione scolastica a Rimini il 13, 14 e 15 Novembre 2009 ed il progetto è stato valutato positivamente dalla Direzione scientifica tra più di cento progetti presentati.
(Dagli Atti del Convegno Erickson - Sessione Buone prassi per l'integrazione - Rimini 2009 Giglio-Mazzanti)

sabato 7 maggio 2011

Un pò di storia...

La caritas parrocchiale “San Giuseppe Moscati” si è costituita ufficialmente il 16 novembre 1997.
In una fase iniziale l’organismo neo-costituito si è attivato per un’attenta lettura del territorio parrocchiale, con la relativa stesura di una mappa  territoriale sui bisogni emergenti.
Le problematiche più evidenti inizialmente risultano essere la solitudine degli anziani e la presenza in parrocchia di giovani diversamente abili  che non hanno alcun riferimento di apertura sociale all’infuori della propria famiglia.
Da qui l’idea di invitarli presso la nostra sede e offrire loro incontri settimanali arricchiti da attività ricreative, preghiera, canti.
Trascorrere insieme, in armonia, alcune ore pomeridiane, settimanalmente,  e lasciare da parte la malinconia della solitudine, è stato l’obiettivo primario che i volontari del gruppo anziani si sono prefissati; ancora oggi ci si incontra, si sta insieme, si condividono problematiche, si alimentano relazioni umane genuine e sincere, si fanno uscite con gite in pullman;  il tutto semplicemente per valorizzare la figura dell’anziano, patrimonio di saggezza, conoscenza ed esperienza umana.

La nuova sede II Traversa via Cappuccini -Taurianova  07.07.2010





Gruppo anziani






















                       







 Ricordando Caterina, la nostra volontaria...